La distilleria, oggi come ieri, impiega di norma un’ora e
mezza per distillare 700 Kg. di vinacce , ottenendo all’incirca 30 litri di
grappa a tutto grado (75%-80% vol.). La lentezza e la cura per il processo di
distillazione fanno di questo prodotto un MUST, cioé il massimo dal punto di
vista qualitativo. Vinacce fresche fermentate, appena torchiate in cantina,
arrivano solo su prenotazione alla tanto attesa distillazione dove nell’arco di
una giornata vengono passati in distilleria quantitativi massimi di 8000 Kg.
L’antico sapere infatti insegna che per fare
una buona grappa servono la pazienza e una buona qualità di vinacce. L’eccesso
e la voglia di industrializzazione, purtroppo, portano oggi ad una
standardizzazione di profumi, aromi e gusti che fortunatamente non faranno mai
parte delle caratteristiche della nostra grappa.
Ogni anno infatti, come natura crea, il
distillato può subire piccole differenze che poi ritroviamo nello stesso,
caratterizzando i pregi e i difetti dell’annata vinicola. Tutte le fasi di
lavorazione dei prodotti rispettano, come in passato, la naturalezza e la
lentezza dei processi, fondamentali per garantire un’artigianalità unica. Degna
di un prodotto “Made in Italy”, che racconta Storia, Cultura e Tradizione.
La storia della Famiglia Schiavo, ha inizio dall’unica data
certa e documentata, ANNO 1669.
Con una cartina topografica della Serenissima
Repubblica Veneta dell’allora Costa Fabrica (oggi Costabissara), si definivano
terreni e case degli allora proprietari. É indicata, come da riproduzione, la
Casa Schiavo lì dov’è situata tuttora. Domenico, di professione mediatore di
terreni, decide di girare per le grandi fattorie della zona con un alambicco
mobile, trainato da cavalli, dove si improvvisa così distillatore a domicilio.
Lasciando una parte del prezioso distillato ai fornitori, comincia a
raccogliere notevoli quantità di grappa e a rivenderla nelle Foresterie, nelle
Locande e nelle Osterie della città di Vicenza.Giuseppe, figlio prediletto, lo
segue fin da bambino e cresce con la passione per l’imprenditoria.
A lui, si attribuisce la costruzione del primo impianto di
distillazione fisso nel sottoportico di casa. E, nel 1887, ecco che la
Distilleria Schiavo prende piena attività senza sosta nel comune di
Costabissara.
Guido, primogenito di Giuseppe, giovane dalle
mille idee, comincia a migliorare i processi produttivi, a meccanizzare
l’azienda e a fare la prima pubblicità scritta per farsi conoscere (Guida Rossi
del 1922). Porta così la Distilleria da due caldaie a ben sei, utilizza il
vapore diretto sfruttando una motrice di treno, eliminando così i difetti del
fuoco diretto sulle caldaie. Si dota inoltre di una vera novità per l’epoca:
una colonna di rame a piatti chiusi (mod. Zambenedetti) per la separazione e la
concentrazione di acqua-alcool.
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